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Adriano Sofri, Repubblica e la disinformazione antisraeliana: ennesima puntata

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Adriano Sofri, Repubblica e la disinformazione antisraeliana: ennesima puntata

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Grazie agli amici di Progetto Dreyfus che hanno prontamente lanciato sulla propria pagina Facebook una campagna volta a chiarire l’accaduto e a denunciare l’ennesimo episodio di disinformazione antisraeliana a mezzo stampa, siamo venuti a conoscenza dell’articolo pubblicato questa mattina sulla prima pagina del quotidiano La Repubblica a firma Adriano Sofri dal titolo “Quel bambino palestinese ‘arrestato’ per un sasso”, in cui l’ex leader di Lotta Continua lancia accuse contro l’esercito israeliano basandosi su un video girato dalla ONG B’Tselem (già “famosa” in passato per la parzialità delle notizie che riporta, chiaramente sempre in chiave antisraeliana) e dimostrando quantomeno di non essere a conoscenza dell’accaduto e delle leggi vigenti in un paese civile. Come per ribadire il punto di vista del giornale, all’interno dello stesso a pagina 14 faceva bella mostra di sè un altro articolo che trattava lo stesso argomento, ovviamente con gli stessi toni, a firma Alberto Stabile, il famigerato corrispondente dal Medio Oriente del quotidiano diretto da Ezio Mauro.

Ma andiamo ai fatti: un bambino palestinese di 5 anni lasciato per strada senza controllo dai genitori, inizia a tirare pietre alle macchine di passaggio nei pressi di Hebron mentre dei ragazzi probabilmente più grandi di lui (e forse dei fotografi presenti sul posto) lo aizzano. Il bambino ovviamente viene fermato dai soldati israeliani e fatto salire su un loro mezzo, in attesa che i militari rintraccino il padre, cosa che avviene dopo qualche minuto, per poi consegnare entrambi alla polizia palestinese che infliggerà una multa all’uomo per la somma di 5.000 dinari per aver messo il sasso in mano al bambino e averlo incitato a lanciarlo.

Ora, nonostante il video pubblicato anche sulla pagina di Repubblica mostri chiaramente come non ci sia stato alcun arresto, ci chiediamo: ma in un paese civile cosa accadrebbe se un minore tirasse sassi contro delle macchine? Non verrebbe trattenuto dalle forze di polizia in attesa del genitore, il quale poi verrebbe ritenuto responsabile? E allora che senso ha gridare “arrestato bambino palestinese”?! Non ci si rende contro che così non si fa altro che istigare all’odio antisraeliano? Purtroppo l’ipocrisia di Repubblica non ci stupisce più, così come non ci stupisce più il pregiudizio antisraeliano così diffuso nella redazione del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. E la chiamano informazione…

(Nella foto in alto: la prima pagina del quotidiano “La Repubblica” del 12 Lulgio 2013)


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